Come afferma il magazine Cina in Italia, dagli iniziali e sparuti cinquanta cinesi a Milano, oggi la città conta quasi 30mila nuovi cittadini sino-milanesi, oltre 50mila in Lombardia, sugli oltre 280mila che si stimano presenti in Italia. Questi numeri importanti devono far sentire come necessario un rinnovamento delle tradizioni cinesi in Italia che, pur rispettando la cultura dei padri e della madrepatria, possa andare anche verso l’adozione di modelli locali, sia per rispetto della cultura ospitante, che per una necessaria integrazione, pur senza dimenticare le proprie radici.
Nella scrittura cinese, l’Italia ha tre caratteri 意大利 Yi-Da-Li, dove il primo viene scritto con un carattere composto, dove al riparo del tetto di una casa sono ben evidenti il sole e il cuore. In questo straordinario ideogramma sono presenti quasi tutti gli emblemi italiani: la casa, il sole, il cuore.
Oggi, dopo una storia che ha ormai oltre ottant’anni, siamo alla quarta generazione, dove la prima è del tutto scomparsa, ma i wenzhouren sono la comunità straniera più efficiente dal punto di vista commerciale e la Chinatown di Milano è un luogo di attrazione segnalato sulle mappe, dove si unisce l’antico ed il moderno, dove si può assaporare la millenaria cucina imperiale.