Blog

Sponsorizzazioni sportive, perché usarle

Le sponsorizzazioni sportive sono un veicolo per aumentare la visibilità aziendale e contemporaneamente risparmiare sulle tasse. Oltre a quello pubblicitario, la deducibilità fiscale di questo mezzo di promozione ha i suoi vantaggi.

Non parliamo solo di sponsorizzazioni sportive legate a squadre o atleti di livello professionistico, ma anche di ambiti amatoriali e locali. Le aziende che sono molto radicate nel loro territorio e hanno un prodotto o una clientela specificamente locale possono trarre vantaggio anche dalla sponsorizzazione di una squadra di calcio o qualsiasi altro sport del proprio paese o città. 

Una campagna di sponsorizzazione sportiva può avere l’obiettivo di pubblicizzare uno specifico prodotto o servizio oppure semplicemente di aumentare l’awareness intorno al brand e rafforzare la propria immagine. Ub terzo obiettivo è il risparmio delle tasse attraverso la deducibilità

Blog

Le parti nel Contratto di Sponsorizzazione

Nel contratto di sponsorizzazione si accordano di solito due soggetti:

a)il soggetto o ente sponsorizzato, detto anche sponsee. Può essere una persona giuridica, un ente, una società, un’associazione sportiva, un teatro, un ente promotore, un’emittente TV o un personaggio pubblico come un cantante, un atleta o un attore. Può anche essere un ente di eventi culturali. Spesso lo sponsee è rappresentato da un agente (vedi il caso degli atleti ad esempio) che può concludere il contratto al posto suo e che prende qualsiasi decisione in merito al contratto di sponsorizzazione.

b)lo sponsor: di regola è una società, un’impresa, un ente che paga lo sponsorizzato in denaro o attraverso beni e servizi. In questo modo si garantisce la possibilità di pubblicizzare il suo prodotto o il suo brand.

Blog

La Sponsorizzazione

contratto di sponsorizzazione è un accordo fra due parti: lo sponsor e lo sponsee sponsorizzato. Lo sponsorizzato s’impegna a divulgare il nome o il marchio dello sponsor nel corso della propria attività che sia essa culturale, sportiva o sociale, eccetera. Nel caso più comune, lo Sport, lo sponsor – paga dunque un’atleta o una società sportiva – affinché utilizzi il suo nome o il suo logo durante lo svolgimento della sua normale attività.

Blog

Stalking, la possibilità dell’ammonimento

Art. 612 bis consente una possibilità di tutela importante attraverso la richiesta di
ammonimento
. Infatti: «Fino a quando non è proposta querela, la persona offesa può esporre
i fatti all’autorità di pubblica sicurezza avanzando richiesta al questore di ammonimento nei confronti dell’autore della condotta».

Nelle sentenze esaminate dal Ministero della Giustizia la richiesta di ammonimento al questore,
precedente alla querela, è stata rilevata nel 5% dei casi. L’ammonimento, ancora non troppo frequente nell’utilizzo, può tuttavia essere uno strumento importante in quanto può (auspicabilmente) interrompere la condotta delittuosa evitando così la querela.

Blog

L’apposizione di un like può essere condotta molesta

Come afferma con sentenza la Cass. pen. sez. V, n. 19363 del 31/03/2021 anche l’apposizione di un like(“mi piace”) su una foto postata dalla persona offesa sulla propria bacheca Facebook, pertanto, può essere ricompresa tra le condotte moleste o minatorie che possono integrare il reato di atti persecutori determinando l’alterazione delle abitudini di vita o il grave stato di ansia o paura indotto nella persona offesa. A tal proposito, la reiterata pubblicazione, sul profilo Facebook dello stesso imputato, di messaggi aventi contenuto minaccioso nei confronti della persona offesa integra l’elemento materiale del delitto di atti persecutori.

Blog

Atti persecutori attraverso l’uso dei social network

Secondo l’orientamento dominante della giurisprudenza di legittimità, confermato dalla Sentenza della Cass. pen. sez. V, n. 1753 del 16/09/2021; in tema di atti persecutori, l’uso di facebook e dei social networks rientra nella nozione di molestia, quale elemento costitutivo del reato riferendosi a qualsiasi condotta in grado di creare una indebita ingerenza o interferenza, immediata o mediata, nella vita privata e di relazione della vittima, attraverso la creazione di un clima intimidatorio ed ostile idoneo a comprometterne la serenità e la libertà psichica, anche attraverso il reiterato inserimento di “post” sui “social networks.

Blog

Elementi oggettivi reato stalking

Perchè possa parlarsi di stalking è necessario verificare la sussistenza degli elementi che compongono il reato, ovvero 3 elementi.

  1. reiterazione delle condotte;
  2. il perdurante e grave stato di ansia o di paura nella vittima, o meglio l’evento;
  3. il nesso di causalità.

Blog

Codice Rosso

Il “Codice rosso” è il modo in cui è comunemente conosciuta la legge 19 luglio 2019, n. 69 (entrata in vigore il 9 agosto dello stesso anno), recante “Modifiche al codice penale, al codice di procedura penale e altre disposizioni in materia di tutela delle vittime di violenza domestica e di genere”. Esso interviene, quindi, su una serie di reati in materia di violenza domestica e di genere, con l’obiettivo di velocizzare l’instaurazione dei procedimenti penali e accelerare l’eventuale adozione di provvedimenti a protezione delle vittime: il nome “Codice rosso”, mutuato su quello del triage ospedaliero, indica infatti una sorta di “corsia preferenziale” più veloce per le denunce e le indagini riguardanti casi di violenza contro donne o minori.

Blog

Stalking, termini denuncia e pene del reato

La denuncia-querela deve essere presentata entro sei mesi dal verificarsi dell’atto persecutorio. Nel caso in cui la vittima del reato è un minore o affetto da disabilità, si procede d’ufficio. La legge sullo stalking prevede la reclusione da 1 anno a 6 anni e mezzo.

La pena è aumentata se il fatto è commesso dal coniuge, anche separato o divorziato, o da persona che è o è stata legata da relazione affettiva alla persona offesa ovvero se il fatto è commesso attraverso strumenti informatici o telematici.

Blog

I tratti dello Stalking

I comportamenti dello stalker annichiliscono la vittima al punto da assoggettarla psicologicamente, portandola a temere per la propria vita o per quella delle persone che le stanno accanto.

Le condotte quindi si connotano per la loro reiterazione nel tempo. Esse devono essere in grado di generare paura, turbamento e ansia nella persona presa di mira che, sentendosi sopraffatta, vede come unica via d’uscita il cambiare le proprie abitudini di vita.