Riabilitazione, recente sentenza della Cassazione
Con sentenza n. 2095 del 12 dicembre 2023-17 gennaio 2024, la prima sezione penale della Corte di Cassazione ha affermato che l’istituto della riabilitazione, così come prefigurato dall’art. 179 c.p., si caratterizza rispetto alle cause di estinzione del reato o della pena per un connotato di efficacia generale e residuale, in quanto è astrattamente idoneo a estinguere anche tutti gli effetti della condanna per cui lo stesso è intervenuto.
L’istituto riabilitativo, infatti, mira alla reintegrazione del condannato nella capacità giuridica rimasta menomata, conseguita mediante l’estinzione delle pene accessorie e degli altri effetti penali derivanti dalla condanna dell’imputato. Ne consegue che la riabilitazione è ammissibile tutte le volte in cui il condannato abbia mostrato di essersi ravveduto, serbando buona condotta e astenendosi dal compiere ulteriori atti riprovevoli, non essendo, invece, necessario che ponga in essere comportamenti positivi di valore morale.